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La colpa è inconscia quando il soggetto per non usare la diligenza e la prudenza necessarie e chi è in grado di impiegare, trascurando l obbligo di diligenza oggettivo non prevede la produzione di un risultato dannoso di proprietà legale. È la mancanza di lungimiranza (o rappresentazione) di ciò che è normalmente prevedibile.
Nel primo presupposto (colpa cosciente) precedente ma fatto affidamento sulla sua abilità, nel secondo caso (colpa inconscia) ha cessato di essere prevedibile, questo è prevedibile, ma non ha trascurato.
Nel concetto di causalisti le forme di colpa sono importanti solo nella sede della colpa perché la colpa è sempre parte del processo di rimprovero, quindi E MM concepisce per coloro che si distinguono: -colpa inconscia, quando l autore, per aver ignorato il suo dovere di precauzione, non ha previsto le conseguenze della sua azione e la colpa consapevole, quando l autore ha previsto le conseguenze della sua azione, ma, per aver ignorato il suo dovere di precauzione, ha confidato che queste conseguenze non si verificherebbe -.
Nel finalismo, sebbene sia vero, viene evidenziata l importanza della prevedibilità oggettiva per concludere nella svalutazione dell azione e della prevedibilità in generale per differenziare la falla dal -casus-, questa classifi problematica della faglia non viene data maggiore importanza.
ammette anche la divisione della colpa come classi imprudenti -nella colpa inconscia (negligenza) l autore non pensa, a causa della violazione della dovuta cura, la possibilità di poter eseguire il tipo legale, mentre in colpa consapevole (luxuria), sebbene avverta la coincidenza del pericolo concreto per l oggetto dell azione protetta, si fida, di una sottovalutazione del grado di quella o di una valutazione eccessiva delle proprie forze, o semplicemente confidando indebitamente nella sua fortuna, in cui il tipo legale non accadrà -.
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Ritengo che anche quando viene eliminata una divisione etichettata con la sua nomen iuris, essi hanno il loro terreno sia in T che in colpa, colpa e prevedibilità. C è un fattore comune nella colpa conscia e inconscia che è la violazione della norma di cura, in entrambe le situazioni viene violato il dovere oggettivo di cura o diligenza.
Nella sede T viene considerato nel caso specifico se il risultato era prevedibile, secondo il modulo studiato, con il criterio oggettivo di prevedibilità per poter ripudiare l azione in quanto inestimabile, perché se si tratta di un evento imprevedibile è inattivo studiare diligenza o cura che sarebbero state fornite, se il risultato si fosse verificato comunque. Nel determinare l ingiusto tipico non è importante non essere - l eminentemente scientifico - sapere se la violazione del dovere oggettivo di cura è dovuta a un atto finalista sconsiderato o negligente con colpa conscia o inconscia. Quando si praticano sport ad alto rischio, si può dire che esiste un modello di colpa consapevole, poiché esiste la certezza che la capacità o l esperienza dei partecipanti sarà sufficiente per prevenire lesioni a determinate risorse legali.
In altre attività come quelle della guida esausta, coloro che lo fanno in quello stato violano la norma di cura per un atto inconscio, non anticipando ciò che è Facile e normalmente prevedibile. Non si fida della sua esperienza perché è sfinito ma non prevede ciò che è prevedibile, non importa nel giudizio del tipico colpevole ingiusto conoscere i motivi per cui ha smesso di anticipare, ciò che conta è che non aveva previsto.
È il giudizio di colpa o di rimprovero che determinerà l importanza dei motivi per cui non vi era alcuna disposizione individuale, cioè se avrebbe potuto prevedere o meno nel caso specifico. Per T la prevedibilità oggettiva è importante e si è concluso che non prevedeva; Per colpa è utile sapere se nel caso in cui tale soggetto potesse prevedere, cioè se gli si potesse imporre l obbligo di diligenza oggettivo nella situazione specifica in cui doveva agire. Non si tratta più di una valutazione in generale della prevedibilità con criteri oggettivi, ma della determinazione precisa in un momento in cui viene analizzata la possibilità di rimprovero, qui è corretto conoscere le condizioni in cui si trovava il conducente, perché, ad esempio, era esaurito, se è in buone condizioni psicotecniche, se soffre di difetti visivi o uditivi, ecc. Ciò è ovvio perché nel processo di colpevolezza l atto che in precedenza era considerato ingiusto tipico non è più perseguito, ma piuttosto l autore che viene rimproverato per l ingiusto tipico è giudicato, perché poteva ed era obbligato ad agire osservando la conformità dello standard di cura.